di Nunzio Di Sarno
L'autore che presentiamo è di Napoli del 1979.
Ci invia alcuni inediti di poesia per sapere se siamo interessati
alla pubblicazione, e quindi sottindende di desiderare un
parere (che diamo alla pagina di Critica). Ovviamente siamo
interessati, secondo uno dei nostri scopi fondativi di mostrare
il panorama attuale delle scritture letterarie e delle idee
circolanti sulla letteratura.
Vecchi amici
a F. G.
Avevamo gli occhi neri
Pance in fuori e visi tondi
Nelle strade corte di paese
E inciampavamo nei sogni
Dove non cera connessione
Ma un singhiozzo di visione
E savanzava senza padri
O nelle galere delle madri
Io tacevo e vi seguivo già
In ostaggio delle mie paure
Tu sembravi sapere come
Dove e con chi stare
Teso a conoscere e divertirti
Mentre mi costruivo deserti
Ma tra lAcqua e la Terra
Vortica inevitabile il Tempo
Stritolandoci nella Vita ridona
La grazia della forma nuova
E il broncio si apre in sorriso
E lironia diventa più dolce
Ognuno in cerca della Strada
Pochi incontri agli incroci
Napoli Atene via Istanbul
Just a bigger crossroad
Le chiacchiere speziate
Il fumo e niente sonno
Le domande dellalba
Su fisica e letteratura
E I mondi che si toccano solo
Quando si mette a frutto il dolore
LEgeo battezza il ritorno
Dellelettricità ritrovata
Nella rete sempre più fitta
Del domino delle epifanie
Che brucia in una notte
E non lascia che cenere
Mossa da squilli impazziti
A rincorrere le ragioni
Mista alle lacrime di chi
Resta e alle convulsioni
Lo Spazio si riapre nel Vuoto
E la nuova Via ci pare Sogno
Nellimbuto del già vissuto
Tauguro di non smarrirti
E non posso non continuare
A vederti e ripetere piano
Om mani padme hum
E non posso non continuare
A sentirti e ripetere ancora
Om mani padme hum
Nella Ruota
Dove la Natura è Famiglia
Lindigeno fiero resiste
Quando si minaccia la Fonte
I guerrieri raffinano il diamante
Nellignoranza che consuma
Nellattaccamento che acceca
Chi non sa ascoltare lo Spirito
Che anima lerba e lanimale
È destinato a nutrire i demoni
Della paura che non trova pace
Chi si crede al sicuro dagli effetti
Dellavidità che muove la mano
Moltiplica le pene e gli affanni
Incapace a cercarne il principio
Proteggendo lillusione con lodio
La separazione non dà garanzie
Mentre ancora una volta torniamo
A riempire di cenere lurna
Con la stupida e vana speranza
Di una palingenesi senza meriti
Le aquile nei cieli vegliano su
I pistoni che stuprano la Terra
WO HA LI WO HA LI
HEY YA HO HEY YA HO
I pesci negli abissi conservano
Lignoto insondato dagli shuttle
SEDNA QUEET QUEY LA HO
SEDNA QUEET QUEY LA HO
Il sudore che non porta allumiltà
Rende inutile qualsiasi semina
Al di là delle Gocce e dei Venti
Tra la danza cosmica degli Elementi
Dove non cè Spazio per il Vuoto
La Parola non può toccare il Cuore
Il bambino raggiante
Il bambino raggiante
Non trova padre
Inizia il viaggio
Fabbrica insegne
Le scale mobili diventano sabbie
Ma il contatto cercato è attivo
A bracciate nel frullato di immagini
I demoni prendono forma
Il canale è aperto
Le trasmissioni incessanti
Ma il flusso non conserva
Tracce per la trasformazione
La linea che anima la pietra
Si contorce nella rabbia
Nel girotondo su tela
Lesorcismo non funziona
SAMO TOo SOMA
In basso la società dello spettacolo
In alto i nuovi dei ritrovati
Come nei bassorilievi sacri
Nelle agiografie dei santi
Gli occhi di Parker
La fronte di Coltrane
La danza di Monk
Il sorriso di Gillespie
THE DIZZY BIRD TRANE IN SPHERE
IL PASSAGGIO
LA TRANSMISSIONE
Poco rimane per chi
Non ha vissuto quellattimo
Le mani tese
Non riescono
A trattenere
LA BAS
MAI QUI
ALWAYS AT
Natale
Tra pianti e singhiozzi
Si nasce e si muore
Nel buio del trapasso
La paura ci muove
Senzaltro a guidarci
Che ricordi ed istinti
E i blocchi ed i traumi
Che si credevano vinti
Piano si sgretolano
I mondi pulsanti
Damicizia damore
Di gioia e dolore
Di quello che è stato
Ed ancora sarà
Rimane la luce
(pubblicato in Emèresi a luglio 2018)
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